Che bello che era essere adolescenti;
piccoli flash di viaggi in autobus ("vicentinamente tram"),
vestito con i soliti neri stracci,
con pochi pensieri, fantasiose idee,
ad adorare il poter correre,
incazzato con il mondo
a tirare pugni ai muri,
sotto la pioggia.
A credere che il futuro fosse lontano,
al voler solo conoscere il mondo,
ad avere piccoli valori,
a divertirsi con nulla,
a fare le Cazzate senza troppo pensarci
a dove il problema sarebbe stata l'interrogazione del giorno dopo,
dentro alle piccole scoperte,
a credere nella propria semplicità.
A guardare dove si levava un nuovo giorno da sopra un tetto,
a dove non si deve pensare alle conseguenze,
a dove ogni luogo ha un piccolo significato.
Dove?
Dove sono finiti gli anni?
Dov'è l'attesa irrequieta per la festa dove la pretesa
è essere i più storti?
E tanta,
tanta,
Musica.
[vogliadipastaepancetta]
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