mercoledì 26 marzo 2014

F u

Come mi è stato fatto notare di recente, la scelta del "piano b", ovvero l'università, è un qualcosa che non potrò mai perseguire credendoci così intensamente come sarebbe stato per quanto riguarda il "piano a".

Questa cosa si sta concretizzando giorno dopo giorno, in particolare a causa delle continue insistenze dei miei genitori riguardanti il "cercati (anche) un lavoro" o "quando dai il prossimo esame" e simili.

Tant'è che da lunedì di questa settimana mi sveglio particolarmente angosciato, e questo mi ha portato a prendere quello che potrebbe essere il primo gradino verso il declino della situazione, ovvero aggiornare il mio curriculum vitae.

Facendo quest'operazione ho tristemente constatato che questo foglio è riduttivo in confronto a quello che sono ed alle mie capacità e abilità; o perlomeno, è una forte impressione che ottengo ogni volta che lo guardo e lo rileggo, cercando elementi errati o aggiungendo dettagli.

Non si può dire molto meglio del mercato lavorativo vicentino attuale; sfogliando le offerte lavorative infatti,
sono pochissime, quasi nulle le inserzioni che catturano la mia (per ora) curiosità e mi spingono a premere la scritta blu dell'ipertesto e leggerne la descrizione.

Quindi in questi giorni, invece di studiare veramente, spendo le mie giornate a riflettere (di nuovo) se continuare o meno la carriera scolastica o se imboccare la strada che porterebbe all'agognata indipendenza, e a soddisfare uno dei miei desideri più pressanti: l'allontanamento dal  nucleo famigliare, e il poter finalmente non sentirmi rimproverare o criticare per quello che faccio o non faccio.

Vedremo come procederà.

T.

mercoledì 19 marzo 2014

update_19_03

La chimera dell'iniziare a lavorare si fa sempre più vicina, tristemente.
Con "chimera" intendo un qualche lavoro non soddisfacente e fatto solo per la paga, non in lavoro in sè..

Non ho superato l'esame di analisi, e non credo che tra 10 giorni sarò preparato a sufficienza, data la scarsità dei mezzi a mia disposizione per l'apprendimento; senza contarne un altro, considerato uno dei corsi propedeutici più difficili di sempre, superato finora da 16 persone su 250, ahimè..

Inoltre, i miei genitori non sono decisamente di pareri confortanti o incoraggianti (non che lo siano mai stati) a riguardo della mia carriera scolastica; per loro conta solo se ho passato meno l'esame, e se ho preso un voto che secondo loro è buono.
E' la solita gara all'interno del circolo familiare (e non) a chi c'ha il figlio con i voti più alti, a quello che guadagna di più,  e stronzate del genere, e da loro mi stupisce questo atteggiamento; ma si sa, nei paesi piccoli dove ci si conosce tutti, le notizie viaggiano a velocità interstellari, tant'è che i miei eventuali successi/insuccessi si ritrovano diffusi ben presto, con mio grande disappunto.

Poi, vedere i vari amici che prendono l'auto, che si vanno a trasferire in case proprie o che semplicemente si gustano dei meritati weekend di pausa dall'attività lavorativa è sicuramente qualcosa del quale sento la mancanza, della seconda in particolare.

Comincio a chiedermi se di questo passo valga la pena di affrontare l'ultimo trimestre, anche se sono propenso per il sì; non sia mai che trovi le motivazioni e magari i mezzi necessari per continuare questa strada..