mercoledì 26 giugno 2013

Update of Day of Surprises (più dettagli)

Scusate per gli ennesimi ritardi, cari telespettatori e telespettatrici, ma in questi giorni
sto avendo parecchie cose da sistemare, e molti insulti per il mio nuovo pc in particolare, in quanto
non volendo rassegnarmi a non avere un lettore cd, questo comporta un diverso numero di scazzi.

Ma ora sembra che sia tutto apposto, quindi posso tornare a picchiettare su questa tastiera meccanica
sbarluccicosa e rumorosa per raccontarvi di quello che è stato il rientro dalla lontana Australia.

Partimmo alle 11 circa di venerdì mattina dall'areoporto di Tullamarine, Melbourne.
Come per il precedente trasferimento nella città nel Victoria dalla grande Sydney, non ci controllarono
il peso del bagaglio a mano, e quindi le mille preoccupazioni, pesate di valigia al fine di controllare
se sarebbe valsa una multa o meno e le (mie in particolare) imprecazioni dovute al fatto di limare fuori etti su
etti (leggasi: abbandonando un paio di scarpe, buttando via il possibile e tagliando il cartoncino dei contenitori
delle componenti rendendomi un disperato esportatore) si rivelarono solo un fastidioso scherzo del destino.

In ogni caso, la compagnia con cui volammo, Air China, si rivelò, logicamenteò popolata in maggior parte da chinesi.

Non che abbia qualcosa contro, ma la tizia che avevo di fianco che tirava scatarroni degni di un nonno
campione di briscola nello stato del Texas non era esattamente il massimo della compagnia. Senza contare la lotta durata
l'intero viaggio per il controllo del bracciolo, nel suo caso con un atteggiamento piuttosto aggressivo, e non si
risparmiava "distrattamente" di urtarmi o cacciarmi i gomiti nelle costole.

Una volta arrivati a Shangai poi, appena scesi dall'aereo ci aspettavano 6 ore di scalo, rivelatesi 7 per via
del secondo ritardo su due; anyway, ci dirigemmo verso il ritiro dei bagagli per scoprire con sorpresa
che non potevamo raggiungerli, in quanto dovevamo passare un controllo per l'immigrazione.

Questo non ha molto senso, in quanto, non volevamo certo andare in giro per Shangai alle 11 di notte,
pertanto non necessitavamo un visto. I simpaticoni dell'immigrazione invece, oltre a rispondermi in malo modo e
avendo un atteggiamento decisamente non cortese ci fecero aspettare e compilari i moduli
per ottenere un visto temporaneo. Sempre la stronzetta seduta al suo banco, dopo 15 minuti di attesa, ha posto
il timbro del visto nella prima pagina che le è capitata a tiro, ovvero la terza. Ma sei scema? La prima e la
seconda pagina sono vuote, e tu mi cacci sto timbro del visto grande circa 10 cm (no joke) in terza pagine? Vabbè.

Ho scoperto poi che il timbro australiano mi era stato posto in una posizione ben peggiore, esattamente in mezzo al passaporto..
Immagino che quelli dell'immigrazione si divertano con queste piccole cose durante l'orario lavorativo.

Una volta girovagato l'aeroporto, che per inciso è enorme (ha più di 250 gate!), andammo a cambiare qualche soldo,
dove fummo chargati (tassati) di 10AUD solo cambiare i soldi. Passando sopra anche a questa, andammo a mangiare
nell'unico posto aperto, in cui nonostante avessero un menù parecchio interessante, dato l'avvicinarsi dell' l'orario di chiusura
(11 di sera, in un aeroporto enorme dove potrebbero fare soldi a palate stando aperti 24/24 ma vabbè)
ci gustammo un ramen per ingannare l'attesa, e ancora più importante, per rifarci lo stomaco dai non eccezionali
pranzi consumati ad alta quota.

La seconda parte del tragitto sfortunatamente non mi concesse abbastanza ore di sonno per poter arrivare riposato e
senza essermi sorbito tutto il volo. Quanto meno mi sono visto qualche film.

Complessivamente il viaggio è andato abbastanza bene nonostante si sia rivelato più lungo dell'andata, anche perchè
sapevo già che cosa mi aspettava (e non mi sono mangiato roba avariata prima di partire).
All'arrivo, dopo un attimo di spaesamento per non vedere gli amici venuti a recuperarmi e dovendo restituire la borsa
prestatami da Miky per trasportare le componenti (grazie ancora Miky!) mi accolsero con una borsata in faccia
ed un sollevamento inaspettato.
Il ritorno in macchina si è rivelato quasi inesistente, d'altronde con il metro sfasato da 2 voli di circa 10 ore
ciascuno sfido io! All'andata invece ebbi l'impressione che fosse infinito.. Probabilmente per la tensione,
l'impazienza e il salto nel vuoto.

Arrivato nella piccola Villabalzana, la prima vittima del ritorno a sorpesa è stata mia madre, che purtroppo
mi ha visto dalla distanza, e quindi non è andata esattamente come mi ero immaginato ma è stato
parecchio divertente lo stesso. I parenti tutti sono poi arrivati a scaglioni, e mi sono gustato tutte queste
reazioni meravigliate, sempre con l'adrenalina in corpo per l'emozione.

Una volta pranzato, con la piccola cricca mi sono dedicato al montaggio del pc, giusto per avere una mano
e qualcuno di un po' più competente che mi aiutasse. Inutile dire che il risultato è meraviglioso, e che soddisfa
questo sogno che avevo da un po' di tempo.

Una volta finito con l'assemblaggio, ci siamo diretti alla casa di un amico per preparare il piccolo party in onore del
mio rientro, ovviamente con il 90% degli invitati che non sapeva della mia presenza e che quindi ha comportato la ripetizione
dell'effetto sorpresa, personalizzato per ogni persona (circa), anche qui con grasse risate e racconti.

Invece di dormire fuori casa, ho ricevuto un passaggio fino alla magione, dove una volta riscontrato di non
esser in possesso delle chiavi e non volendo svegliare nessuno alle 3 di notte già dal gioro 0 del mio rientro,
mi misi a dormire all'aperto, con una temperatura gradevole e senza tanti problemi; lasciai un biglietto
sulla macchina di mio padre informandolo della non necessità del mio recupero, e della mia attuale locazione
dormifera; alle 5 di mattina, quando si alzò per andare a lavoro mi svegliò e mi cacciò a letto, dove andai senza molte
proteste.

Il resto dei giorni è stato un susseguirsi di altre sorprese, mangiate, saluti, e pisolini post - jet lag.

Fino a ieri, giorno in cui sono riuscito dopo mille peripezie a far sistemare la mia piccola auto, e oggi, in
cui sono riuscito a far funzionare il nuovo pc.

Appena riuscirò editerò il vlog dei sei mesi, e comincerò a editare quello dedicato al post Australia, purtroppo
ancora non sufficientemente corposo.

lunedì 24 giugno 2013

Day (???) Of Surprises.

EDIT: nemmeno oggi niente vlog, sorry.

Urca, in questo post di cose da raccontare ce ne sono parecchie.

Innanzitutto però volevo presentare le mie scuse a tutte le persone che ho gabbato facendo credere di essere ancora in Australia. Mi dispiace, ma certe reazioni che ho visto sono state a dir poco esilaranti, e che avrei dovuto registrare su nastro. A dire il vero l'avevo pensato già prima e ne avevo anche registrate un paio, ma poi ho deciso di tenermi queste emozioni nel ricordo (leggasi: pigrizia di tenere sempre la fotocamera a portata e molto più facile dimenticanza). Tra queste reazioni la mia top 3 è costituita da mio padre, mia cugina, e amici vari che erano piuttosto stupiti.

Eh sì, cari lettori e lettrici: la verità è che sono tornato in Italia il 22 giugno, e sarebbe molto apprezzato che non divulgaste la notizia (ancora per poco) visto che devo ancora finire di far fare infarti a qualche paio di persone.

Ho pubblicato due post farlocchi per reggere la storia finchè ero a Melbourne (tappa antecedente il rientro visto che avevamo acquistato il biglietto del ritorno da questa città) contenenti tuttavia informazioni veritiere: l'inverno in Australia è piuttosto strano!

Non saprei da dove cominciare... Ok, partiamo da qui.

Il mercoledì 19 giugno sono partito alla volta di Melbourne, dove mi sono fermato fino alla ripartenza alla volta dell'Italia il giorno 21 giugno.





Con il Miky mi sono diretto verso questa città al sud dell'Australia, dove ho potuto constatare che era "più" inverno che a Sydney. Purtroppo il tempo per fare i turisti non è stato molto visto i tempi stretti, e abbiamo anche preferito prendercela con calma e festeggiare (in piccolo) con persone e amici conosciuti in loco.
Sono in ogni caso soddisfatto di averla vista, mi incuriosiva e dal modo in cui mi è stata descritta diverse volte, avevo sviluppato una sana curiosità per la seconda città più grande dell'Australia.

Le foto nel mio profilo facebook arriveranno presto!

Oggi editerò anche il vlog dei 6 mesi, e quando avrò sufficiente materiale quello di Melbourne - aeroporti vari - e alla fine post Australia, che per il momento si sta rivelando di una stranezza esorbitante: ho come l'impressione di esser tornato da una vacanza; non molte cose sono cambiate, e sembra quasi di esser partiti 1 mese fa invece che 6 e mezzo.

Sono salvo e sto bene, anche se in molti mi fanno notare di esser dimagrito (ma nemmeno così tanto).

Ho cominciato ad informarmi riguardo al prossimo futuro e parrebbe che la scelta più probabile si rivelerà essere Informatica a Padova, anche se il pensiero di riprendere in mano numeri e lettere dopo 2 anni dall'ultima volta mi fa impensierire un poco.

Per chi non mi credesse e volesse una prova tangibile del fatto che mi ritrovo nella mia piccola Vicenza, ecco una prova fotografica (da notare che mi sono svegliato alle 5 e mezza per il jet lag, che fortunatamente non mi ha debilitato come molte altre persone che ho incontrato).



Il rig è pronto (il nuovo pc). E' una soddisfazione molto grande soddisfare questo desiderio che avevo da più o meno quando ho iniziato ad usare un pc. Ecco una foto anche di questo. (E credo che mettere il nuovo freezer di fianco alla mia postazione del pc sia la seconda cosa migliore di quest'estate)



I parenti tutti non sapevano del mio ritorno perchè gli amicccccccci sono venuti a prendermi all'aeroporto di Milano; inutile dire che è stato un momento bellissimo e mi sono fatto delle grasse grosse risate.




Man a mano che avrò materiale monterò il video post - Oz, e se riuscirò ad avere chiaramente in mente cosa dire farò anche un bell'articolone qui, solo su palline spaziali lolle.

Statemi bene, e se volete fare un saluto scrivetemi e possiamo trovarci!

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Poi vabbè, sabato sera sono andato a fare festa, e invece di fermarmi a dormire sono tornato a casa; per non cominciare a farmi odiare sin dal primo giorno in cui sono tornato, visto che non avevo le chiavi di casa, mi sono messo a dormire sotto le stelle... E ho lasciato questo biglietto a mio padre


giovedì 20 giugno 2013

Day 165 - 166

Niente di nuovo, a parte uno stomacache fastidioso.. Zzz... Meglio tornare a dormire va..

martedì 18 giugno 2013

Day 163 - 164

Questo inverno australiano si sta rivelando assurdo, di mattina esco congelando anche se indosso i vestiti invernali e poi alle 2 è da andare in giro in shorts e maniche corte!

Niente di nuovo sul fronte lavorativo..

In compenso ho scoperto che l'agenzia mi farebbe pagare pagare il processo per fare la richiesta del rimborso delle tasse, e pure di altre compagnie specializzate in questo!
Quindi piuttosto lo farò da solo, applicherò online!

domenica 16 giugno 2013

Day 161 - 162 - Go to play paintball they say..

... It's gonna be funny they say...

Come preannunciato oggi siamo andati a giocare a paintball, e com'è possibile constatare dalla foto qui sopra si è rivelato leggermente più doloroso del softair a cui sono abituato.
Ma mi sono divertito veramente molto, e sfortunatamente ho constatato di dover fare qualcosa per avere più "fiato"..
Ieri sera invece siamo andati a mangiare Ramen e un giro a Kings Cross, il suburb festaiolo.

Che dire, veramente ho avuto l'impressione che andassimo in un'altra città; passare dalle strade con quattro gatti che camminavano a marciapiedi super - crowded.

Oggi c'era anche una bella luce al tramonto, e quindi ho scattato anche questo paio di foto:



Comincio a pensare più spesso che il tempo che mi rimane in questa nazione si accorcia giorno dopo giorno, 
e la cosa ha i suoi risvolti negativi, d'altronde è diventato il posto in cui mi sono fermato di più dopo casa..

Stasera festeggerò con quei matti degli irlandesi per il compleanno di una di loro.

Ed essendo che domani non lavoro, è il momento di lanciarsi un po'...

Questi giorni sono abbastanza massacranti per il portafoglio, ma d'altronde quando ci tornerò?

venerdì 14 giugno 2013

Day 159 - 160

A causa del fatto che ieri ho lavorato più del previsto (quasi 7 ore) quando sono tornato non avevo molta voglia di iniziare il vlog, quindi lo farò oggi (ci provo).

E' stato un lavoro non troppo male, molto simile a quanto ho fatto precedentemente in fabbrica, ma un poco più attivo, così spostandomi e potendo muovermi un po' di più contrariamente all'altro, sono tornato in ostello solo stanco per la levataccia e non per il lavoro..

Domani giro in monorotaia prima che questa chiuda, e la sera a mangiare ramen.. Domenica paintball!

Faigo!

Volevo ancora una volta ringraziare tutti coloro che seguono questo blog per le visite.. Avete sfondate il tetto delle 9 mila visioni!

mercoledì 12 giugno 2013

Day 157 - 158

Ecco qui, anche oggi bloggo in mobilità: sono le 6.30 di mattina, e sto andando a lavorare.. L'altroieri purtroppo ho perso un lavoro perché durante il pomeriggio ho riposato dopo aver lavorato e ho dimenticato il cell spento e quando l'ho acceso era troppo tardi.. Ma almeno dopo 6 mesi ho acquisito abbastanza competenza linguistica per setuppare la segreteria! In mancanza di altro da fare (a dire il veri devi fare la spesa e il bucato, ma li faccio oggi quando torno promesso) siamo andati a giocare all'ormai famoso "internet point next door" dove hi scoperto che finora ho giocato nel server sbagliato e che devo ricominciare da capo... Vabbé.

Se riesco girerò il vlog anche.. Sono terribilmente in ritardo T_T

Comunque anche a Sydney é arrivato il fresco, e la mattina presto respirando si fa la nuvoletta.. Ora però si é già scaldato e non c'è già più.
Ieri poi c'era pure la nebbia che mi ha ricordato Venezia..

Dai, oggi cerco seriamente di girare il video!

lunedì 10 giugno 2013

Day 155 - 156

Here I am!

Ieri giornata tranquilla, siamo andati a giocare dietro casa visto che comunque di domenica non c'è molto da fare.. Più che altro si cerca di riposarsi per un po'!

Dopo aver infruttuosamente tentato di trovare una borsa per il portatile a buon mercato al mercato, con una rapida ricerca su gumtree ne ho trovata una nuova, bella e ad un terzo del prezzo che mi sparavano al Paddy's (10$ bucks). Sweeet.

Sono stato prima a prenderla, e tutto liscio come l'olio.

Domani lavorerò per scaricare delle furniture (arredamenti e mobili), per cui prevedo già un moderato mal di schiena. Il tizio per cui ho lavorato giovedì e sabato mi ha detto che potrebbe avere altri lavori per me, e quindi yesss.

Troppe cose mi stanno andando giuste, mi domando cosa stia covando il futuro per me -.- anche se dopo un periodo di sfiga polivalente ce ne vuole vuole uno cosi!!

Ora sono nel bus diretto a casa di Sara, che si é appena dovuta trasferire nell'edificio di fianco..

Oggi in Australia é festa nazionale per il compleanno della regina, e quindi molti esercizi commerciali sono chiusi e molte persone non lavorano. Ecco :)

sabato 8 giugno 2013

Day 151 - 152 -153 - 154

Eccolo qua, son vivo, non disperate (come fa mio padre quando mi manda un SMS e se non rispondo entro mezzo'ora il seguente messaggio al 99% contiene le parole "Sei vivo").

Chiedo perdono, ma tra pigrizia e impegni improvvisi non ho avuto modo di buttare giù qualche parola riguardo questi giorni. Ma almeno qualcosina da raccontare ora ce l'ho.

Martedì niente di particolare, se non che ho ricominciato ad avere lavori più o meno spesso con l'agenzia.

Mercoledì ho lavorato, sfortunatamente solo per 2 ore e qualcosa (ma tanto ne vengono contate 3, harr harr)   
 in un club (non come cubisto) bensì smontando un allestimento che era stato fatto per una serata particolare. 

Giovedì niente di particolare

Venerdì l'agenzia mi ha procacciato un lavoro per il martedì; infatti questa settimana sarà un long weekend per via del compleanno della regina, quindi lunedì molti esercizi commerciali saranno chiusi.
Nel pomeriggio di venerdì, l'agenzia mi ha richiamato  mentre ero in un internet cafè a giocare a gratis (come ogni primo lunedì del mese che è free) per un lavoro oggi (sabato) mattina.. Ho fatto 4 ore setuppando un ristorante in una delle barche della compagnia per cui ho già lavorato qualche settimana fa. Una volta finito sono tornato di corsa all'ostello, dove ho fatto le pulizie; nel mentre che facevo ciò ho ricevuto una chiamata dal tipo per cui ho lavorato mercoledì, quindi appena finite le pulizie sono volato all' Hilton hotel, dove ho aiutato ad allestire una stanza per una serata di gala..

E io che dicevo che non ci sarei mai finito, hah!

E stasera a mezzanotte e mezza, dopo aver pulito la cucina dell'ostello dovrò andare a smontare (finchè tutta la gente sarà a far casino e a sbevazzare, speriamo di fare colpo e fermarci a fare festa di gala a nostra volta!

Pew, queste cose sono avvenute troppo condensate, preferivo qualcosa di più regolare, ma ho accettato tutto e sono ancora qui.. Zzzz..

martedì 4 giugno 2013

Day 149 - 150 - 6 mesi, mezzo anno.

Buongiorno,

è in occasione dei 6 mesi qui in Australia che girerò il prossimo vlog (non l'ho ancora iniziato, chiedo perdono).

Questa è una data particolare e simbolica, in quanto manca poco al rientro e dovrò fare i conti con ciò di cui sono venuto a capo in questo lasso di tempo.

Credo che scriverò quest'articolo e poi lo leggerò filmandomi creando così il vlog e divenendo un modo per sapere le cose che scrivo alle persone che non hanno voglia di leggere tutte queste lettere in successione, e magari aggiungerò qualche altra nota nel video che non scrivo qui.

Ma cominciamo.

Era il 1 gennaio 2013.

Le porte di un nuovo anno si erano appena aperte, e con questo avvenimento che si ripete ogni 365 giorni avevo deciso di provare a prendermi del tempo; tempo per pensare, un'occasione per mettermi alla prova, un'opportunità per vedere se in altre condizioni la mia situazione di incertezza e dubbio nei confronti di ciò che voglio essere prossimamente si fossero schiarite, almeno un poco.

Riguardo i vecchi post e vlog, e mi accorgo che dopo il primo paio di mesi, il rifiuto di rassegnarmi e di arrendermi a fare (lavorativamente) cose che non mi piacevano, esistere con il solo scopo di evitare il non esistere, non mi andava giù; sono fermamente convinto di poter aspirare di più, devo solo trovare il modo e il campo giusto.

Erano tuttavia le motivazioni che mi spinsero a iniziare a studiare Lingue a Venezia, 2 anni or sono.

Ricordo che una sera d'estate di quell'anno, dopo aver finito di lavorare alle 3 di mattina com'ero solito quando lavoravo in un bar, scrissi che volevo iniziare l'università per appunto non essere relegato a quelle per me tristi opzioni: cameriere, sguattero, e simili.

Purtroppo ho realizzato che il rifiuto verso queste cose era maggiore della mia voglia di apprendimento (erano due cose coesistenti ma nettamente differenti ricordo), anche perchè non sapevo a cosa andavo incontro.

I motivi per cui avevo scelto questa facoltà e queste lingue erano per un ipotetico fine arrivare a fare da intermediario tra industrie o società.
Tristemente, ho dovuto presto constatare che la conoscenza della lingua in sè, senza una preparazione specifica nell'ambito, non sarebbe servita a molto, e che quindi il tipo di corso che stavo seguendo si sarebbe rivelato indicato per chi fosse voluto divenire professore o linguista puro, idee che non mi si confacevano.
Questa rivelazione, assieme alla riscontrata lentezza dell'apprendimento che ho avuto nell'estate 2012, mi ha angosciato un poco, facendomi tentennare. Mi è stato poi suggerito di posticipare certi esami particolarmente ostici (come letteratura tedesca) a settembre o all'anno successivo.
Inizialmente, questo mi ha aiutato e mi sono tranquillizzato un poco, ma poi avuto questo pensiero della "specializzazione" in un campo necessaria, ho deciso di accantonare temporaneamente gli studi per poterli eventualmente riprendere in futuro.

Non essendo il genere di persona che se ne sta con le mani in mano volentieri o per voglia, ho deciso di lavorare per un periodo di tempo finchè cercavo di raccapezzarmi.
Durante il periodo in cui ho lavorato, il sentire di un amico partito alla volta dell'Australia mi ha fatto riflettere che forse sarebbe stata una buona occasione per potermi prendere del tempo, vedere un poco il mondo, ed assaggiare della "vita reale".

Eh sì, perchè sono piuttosto convinto che finchè sì è a casa tra le tranquille e sicure mura domestiche, quando  non si hanno preoccupazioni primarie come il come procurarsi da mangiare, il dove stare e il come mantenersi, è molto facile perdere di vista le proprie mire e cose certe che si hanno.

E così, partendo, ritrovarmi ad essere una persona sola in questo mondo che sa tanto essere piccolo quanto grande e pieno di ostacoli quasi insormontabili, mi ha portato ad avere come pensiero primario le basi da avere: il mangiare, un posto dove dormire.

La cosa che segue immediatamente, una volta che si hanno queste certezze, è il pensiero: "Bene, ora che non ho preoccupazioni primarie, cosa voglio da me stesso e da ciò che ho attorno?" 

A questa domanda, le risposte immediate che sorgono sono: le passioni, le cose che piacciono a me.
Queste realizzazioni sono arrivate dopo il primo mese di permanenza, che, tra le altre cose, ancora considero
 il più fortunato, in quanto ho visitato molti posti e visto molte cose, trovato il lavoro presto e conosciuto molte persone che mi hanno accompagnato per i mesi successivi.

Ed è qui che ripenso al videolog del primo mese: The ThoR's Vlog - 2.8 - Revelations

Infatti, le cose che per me si sono rivelate essere quelle che mi piacciono e per le quali ho una passione sono l'informatica e, ancora di più, i videogiochi.
Il mese successivo è stato un tentativo di entrare in questo mondo in modo di fare qualche esperienza; ho anche cominciato ad informarmi sui vari corsi e modi che avevo per potermi creare una conoscenza e competenza nell'ambito.

Sfortunatamente, l'attuale diploma scientifico - tecnologico, si è rivelato piuttosto inutile anche in questa nazione; vani sono stati anche i tentativi di trovare un lavoro come receptionist o data entry, nonostante ECDL e destrezze varie, cosa che già mi attirava di più del lavapiatti.

Il terzo, il quarto e quinto mese sono stati un altalenarsi di pigreggio dovuto alla non preoccupazione di dover pagare l'affitto, ricerche lavorative blande su settori che a quanto parte non mi sono destinati (vedi sopra); ma anche lavori occasionali ottenuti tramite agenzia, per lo più di tipo operaio - bracciante, che, nonostante la loro fatica mi hanno fatto notare che nei lavori umili spesso ci sono persone che si accontentano delle piccole cose e che sono felici, ridono e scherzano mentre lavorano, cosa che crea un bel clima, in grado di far sopportare egregiamente l'obbligazione del dover lavorare..

Ovviamente a me è capitata la situazione opposita nell'ultimo lavoro che ho avuto come kitchen hand, ma vabbè, ho avuto spheega immagino.

Questo lasso di tempo sfortunatamente ha contribuito a creare una routine, che io considero tanto necessaria quanto il male supremo, in quanto è un po' come l'odio che apre la strada per il lato oscuro (Star Wars NdA). Infatti dalla routine si passa alla consuetudine, alle abitudini, alla pigrizia, alla noia.

Mentre ora, raggiunta questa data importante e simbolica, 6 mesi, ed essendo prossimo al rientro, devo cominciare a pensare a come regolarmi una volta tornato, visto che tra il lavoro pre - Australia e Australia se n'è andato un anno.
 Ho ripreso a guardare i vari tipi di corsi e opzioni, ma voglio prima  parlare con un paio di persone per chiarimenti e potermi indirizzare verso il percorso più adatto.
Purtroppo in Italia la situazione è più difficile del previsto, ma d'altronde se non voglio andare avanti a come ho fatto finora accontentandomi è il momento di rimboccarsi le maniche.

Overall, a parte queste mie (non?) progressioni, lo stare all'estero mi ha aiutato molto, per diversi motivi.

Considerando le cose base, sono migliorato in cucina (anche se solo recentemente ho cominciato veramente a combinare qualcosa di alternativo); a dispetto dei primi tempi dove mi mettevo a parlare con gente a caso e questi con me, ora sono piuttosto preoccupato da i nuovi coinquilini nella mia camera, ma solo per il fatto che lascio tutti i miei effetti in giro (computer etc), e non per altro.. Solo che appunto, rimanendo nello stesso posto per sei mesi, l'arrivo di persone nuove è sempre qualcosa di ambiguo!
Sono più sicuro di me quando devo muovermi da qualche parte, se necessario chiedo informazioni o di ripetere qualora non capisca (anche se da testardo che sono cerco di far da me).

Il conoscere altre culture, persone, consuetudini, COSE insomma di altri paesi, è un'esperienza che per certi può risultare violenta (vedi L'ultimo paragrafo) mentre per me è stata praticamente sempre una cosa positiva (a parte vedere la pasta con il ketchup, la pasta buttata in acqua fredda e portata a scaldare e aver cominciato a non vedere di buon occhio certi francesi per via della loro attitudine al creare un casino immaginabile ma vabbè).
Viaggiare e conoscere sono esperienze che letteralmente APRONO LA MENTE, e che consiglio vivamente a chiunque ne abbia la possibilità, anche solo per un weekend, anche solo in una città vicina.

Altre notizie prossimamente, e grazie dell'attenzione; ancora una volta, tutto questo è stato possibile anche grazie a voi lettori da vicino e lontano, che avete sopportato racconti alle volte non proprio incoraggianti o momenti di depressione non indifferenti.

Il pensiero del ritorno è dolce ed amaro allo stesso modo; so già che mi mancherà l'autonomia e il non avere molti vincoli o preoccupazioni, il potermi regolare come più mi aggrada e il non avere nessuno a cui rendere conto se non me stesso.
Ma d'altronde se voglio cominciare la strada che ho vagamente individuato, il ritorno è necessario, sia per un discorso economico, che pratico. Inoltre desidero veramente rivedere certe persone, e qui ne ho veramente per le quali rimanere (sì Sara, sto pensando a te :D).

A presto e buona giornata a tutti!

sabato 1 giugno 2013

Day 147 - 148

E quando vedo gli amici su skype mi accorgo di avere un perenne sorriso a 32 denti.. 

Time to go home

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Giornata giustamente poco produttiva, com'è giusto che sia per ogni domenica.
Ma anche giornata sfigata per quanto concerne le mie partite a StarCraft.. Immagino sia anche colpa delle scarse ore di sonno di stantotte.

Domani chiamerò l'agenzia per vedere se hanno lavoro per me, un po' di spesa, un po' di sistemaggio generale..

E ovviamente, il vlog!
Cercherò di farlo semi - serio, analizzando nel complesso gli avvenimenti e i cambiamenti occorsi duranti il mio soggiorno dall'altra parte del mondo.

Buonanotte. 

Day 145 - 146

Sono stati 2 giorni piuttosto densi; più che altro oggi, sabato 1 giugno.
L'agenzia mi ha trovato un lavoro per un paio di giorni, e quindi per un paio di giorni ho fatto il bracciante, montando e smontando dei baracchini per un mercato. Assieme a me sono stati reclutati un tedesco, un argentino e un cileno. Questi ultimi 2 si sono rivelati una piaga lavorativa, come spesso accade con le persone si cultura spagnola. A parte parlare sempre tra di loro in spagnolo, ieri l'argentino, super sbadato e frettoloso, mi ha azzoppato un dito e mezzo; il cileno invece fin troppo spesso o se ne stava a guardare e cazzeggiare in giro, o acquisiva i compiti meno faticosi.
Ora ho appena finito di lavorare e mi sto dirigendo a Circular Quay, al mio primo BarCraft, ovvero uno streaming in un bar del mio gioco favorito. La serata proseguirà con la visione del Vivid, l'evento durante il quale l'Opera House e l'Harbour Bridge vengono illuminati con luci e fuochi d'artificio. Stasera giapponese con Sara e Matteo, in vista della sua partenza per le farm. Danilo invece é partito una settimana fa e ricevo notizie abbastanza positive da lui. Pew!
Quando tornerò avrò da pulire la cucina, anche se preferirei decisamente cacciarmi a letto.

Se l'asiatica che ho di fianco non la smette di masticare la chewing gum le tiro una capocciata, che fastidio!

Zzzz... Tra poco raggiungerò il traguardo dei 6 mesi, girerò un video log appena preparato un discorso di cose da dire.

Bai!