giovedì 20 aprile 2017

Ch ch ch changes

Comincia a farsi sempre più opprimente, questa sensazione di esser inchiodato dove sono.
Mi trascino sanguinolento un giorno dopo l'altro, effettuando magri e pigri tentativi di cambiare.

Guardare gli annunci e le inserzioni su internet è tornata ad essere pratica quotidiana. L'arrivo della primavera, delle belle giornate, sottolinea subdolo quanto le stagioni continuino ad avvicendarsi e quanto in realtà non cambi mai, sia il proprio io. 

Riuscire a capirsi sarebbe quantomeno un inizio.

S'ha da trovare QUALCOSA, porcacciamiseria.


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Tornano, sempre più spesso per poi scomparire, almeno per un po'.
Offuscano la mente, accelerano il battito.
La nausea, il battito accelerato.
La relazione, la causa? Ignota.
Complice comune il weekend, la metà giornata.

La necessità, non viscerale ma fortemente presente, di indossare vesti note, alle quali sono affezionato.
La spinta, anch'essa poderosa, dell'aria aperta e fresca.

È disarmante non poter descrivere con accuratezza la cosa e ancor peggio non saper come o cosa fare per farla andare via, questa sensazione viscida.

La fame che passa e scompare, quasi come fosse esattamente la cosa di cui non ho bisogno in questo momento.