venerdì 18 ottobre 2013

Update

Salve fedelissimi,
Vi scrivo oggi per aggiornarsi sul procedimento dei miei studi universitari.

Sto cominciando ad ingranare, i mal di testa sono diminuiti sensibilmente, ogni giorno studio quando torno a casa, cosa per me nuova (nonostante raramente vada oltre le 5 e mezza) e, anche se a volte a distanza di ore o giorni, capisco un po' alla volta gli argomenti affrontati. Nonostante siano passate solo 2 settimane poco più, la mole di appunti fa sembrare che sia passato almeno 3 volte questo tempo.

Come sempre non penso al fatto che avrò 3 anni da passare cosi, ma non é importante.

E poi oggi é venerdì, tempo di alleggerire un po' i pensieri!

domenica 6 ottobre 2013

>>

Here we go, è un'altra di quelle domeniche passate con le palpebre pesanti a trasferirsi da letto a divano, da divano a computer, da computer a qualche libro per senso del dovere (ed esami incombenti).

Una di quelle domeniche in cui il tempo è grigio, lo stomaco ancora sottosopra e la testa pesante che non può far altro che constatare che sarà una giornata più improduttiva di altre, e che non ci possiamo fare molto; infatti sforzarsi vuol dire forse peggiorare.

Un giorno che si perde tra i tanti che sono stati come questo, eppure ogni volta che si ripresenta porta con sè la pesantezza delle ore che vivo aspettando che la giornata finisca.

Qui, lontano da qualunque cosa, ancora una volta.

giovedì 3 ottobre 2013

update 3/10

Eccomi qui, dopo questa giornata che si è rivelata veramente molto lunga.

Ho incontrato una persona che mi sta molto a cuore, e questo ha avuto un effetto benefico, al punto che il pensiero di dover ritornare alla consuetudine è stato per me piuttosto sconfortante.

Questa persona ha nuovamente portato a galla quello che purtroppo sono al momento: insoddisfatto, infelice e senza idee per riuscire a sistemare le due precedenti.
Incastrato tra opzioni inattendibili, ancorato ad un ricordo che non riesco a mollare nonostante il tempo ormai trascorso.

Credo che potrò ricominciare e riuscire a cambiare una volta trovato una direzione veramente efficace per me, e spero anche che ciò accada presto, dato che va avanti da ormai troppo tempo.

Purtroppo, appartengo alla tipologia di persone che non parla spesso ad altre persone dei miei problemi, e che li riversa invece in questo spazio virtuale, così, se entrate convinti di leggere cose spettacolari nel mio blog, beh, rimarrete delusi, almeno la maggior parte delle volte.



mercoledì 2 ottobre 2013

4risate_inpadella

Vi racconto l'ultima.

Ieri sera, a causa di una mutua collaborazione tra diverse persone nel mio recentemente acquistato strumento di sfogo (questo), si erano fatte le 00:20. Il genitore incazzato scende, chiedendo con fare piuttosto minaccioso che ci facessi ancora alzato dato che l'indomani sarei dovuto andare all'Università.  La parte più importante del discorso fu la chiusura quando se ne andò, qualcosa del tipo: "ma chi vuoi prendere in giro, vai a cercarti un lavoro" che mi ha fatto pensare per diverso tempo prima di dormire e causato un risveglio non dei migliori.

Si, perché ho valutato veramente l'ipotesi.

Ma per ottenere finalmente un autonomia e potermene andare di casa e non dover rivedere loro e non dover stare a sentirli, poter fare come un maggiorenne qualunque.

Il fatto é che l'università di per sé é la celebrazione della persona come individuo autonomo, dove andare o non andare a lezione, studiare o non studiare, esami o non esami, sono solo scelte dell'individuo.

Questo per dire che SO che sta diventando tardi e che sarebbe meglio andare a dormire, ma per il momento, io, individuo autonomo, DECIDO di non farlo. Non sono un bambino piccolo.

E poi neanche la frequentasse LUI l'università, neanche l'avesse pagata LUI l'università; vengo interferito anche ora che prendo scelte e decisioni per conto mio.

Il colmo é poi che lui é stato uno di quelli che ha insistito di più affinché studiassi. Ironico, no?