lunedì 13 febbraio 2012

Lunedì

Al solito.
Lunedì, orario 13 - 17 ad aspettare l'inizio della lezione.
Biblioteca alle Zattere, in riva al mare.
Il sonno che colpisce.
Il tempo trascorso in silenzio, la fame non soddisfatta dai molteplici insiemi di speck e pane altrimenti noti come panini.
Tempo passato a cercare di fare qualcosa, prontamente impedito dalle condizioni psicofisiche di cui sopra che si riduce alla fine ad un semplice guardare la barra del download che avanza inesorabile ad una velocità decisamente maggiore di quella di casa.
E a chiedersi se veramente si vuole attualmente tutto questo o se si tratta solo di rispettare una scelta presa qualche mese fa.
I dubbi scatenati dai discorsi dissuasori di un professore che avverte coloro che ancora non hanno iniziato a studiare, dei quali faccio parte ma non mi sento di fare parte.
Le persone, che a volte si guardano circospette cercando di carpire l'una o l'altra informazione, si narrano aneddoti bisbigliando, causando risa soffocate, occhi fissi su schermi, movimenti anche banali come ruotare una penna al fine di distrarsi dall'opprimente senso del dovere e dello studio o che semplicemente con lo sguardo fisso e la mano che sorregge la fronte pesante armati di penna, matita od evidenziatore proseguono nella loro opera di macinamento più o meno conscio di parole vergate da persone che (spero) mai avrebbero voluto vederle in queste condizioni davanti alle proprie composizioni.
L'ora di andare è giunta, ultima, pesante lezione e poi a casa..
A riprendere l'attesa del giorno dopo..
Yee.

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