domenica 13 novembre 2011

che succede stavolta?

Martedì 8 Novembre.
Un giorno che prima delle ore 09:30 segnava per me il momento di riunione con la persona che amo, ma che nelle ore e nei giorni successivi è diventato l'inizio di pensieri sconfortanti e tristi.

Mi sto esprimendo male, non me se ne voglia.
Sto scrivendo qui di questi fatti nella speranza di fare un pò di luce anche su quello che mi è frullato per la mente e che mi ha fatto tanto preoccupare.
Dopo un giorno passato nella metropoli, la mattina seguente ci siamo trasferiti per un paio di giorni in una casa distante circa 180km dal centro, a 5km dal confine polacco.
E qui è iniziato il declino.
O meglio, si è aggravato.
Già altre 2 volte ero andato a Praga, di cui una con lei e l'altra in gita scolastica.
Il primo giorno mi sono accorto che (ri)girare per alcuni posti non mi lasciava un senso di conoscenza, bensì unso fastidio ([almeno questo] sicuramente dovuto al fatto che la gita scolastica ha avuto diversi risvolti negativi [che non sto a raccontare] che rivisitando particolari zone sono tornati a infastidirmi).

Fin qui la cosa non ha niente di particolarmente interessante o simbolico.
Una volta raggiunta la casa, dispersa nell'Hinterland il senso di irrequetudine e di angoscia è andato crescendo.
E' un edificio a due piani, molto ampi e spaziosi, costruito seguendo il vecchio stile di una volta.
In cucina stava anche l'unica stufa a legna che isolava quella stanza dai preoccupanti 10° che regnavano incontrastati nel resto degli ambienti.
Ora diverse cose possono avermi spinto a quegli stati d'animo che ancora, sebbene in misura minore, mi affiancano.
Non so quante persone che stanno leggendo hanno visto o letto Shining, ma la sensazione che ho evinto da certe inquadrature, anche dell'hotel ripreso dall'esterno, credo si siano ripercosse nell'ambiente in cui ero: isolamento da qualunque cosa conoscessi per certo, atmosfera fredda e cupa, certezza alcuna se non la sua presenza.

Ma lei non può combattere contro i pensieri che mi attanagliano la mente, e quando raccontai le sensazioni a una persona a me vicina mi sono sentito dare questa risposta: "Se fossi stato io al tuo posto, in mezzo alla natura, da solo con la persona che amo, avrei "fatto sorgere il sole"".

Io invece no.

Le sensazioni che ho avuto erano invece di sospetto verso chiunque altro e un'isolamento personale che probabilmente il mio subconscio ha attuato per potersi difendere dalla situazione inquietante.
Fatto sta che l'angoscia mi ha accompagnato fino a ieri sera, diverse ore dopo il mio ritorno, e solo oggi si è affievolita, nonostante stia in agguato e si ripresenti nei momenti in cui non sono impegnato in altri pensieri od occupazioni.
Questa può essere solo una delle cause che mi hanno trascinato in questo abisso cupo dal quale spero di uscire senza trascinare dentro anche la persona alla quale voglio bene, anche se l'ho già fatto in parte, peggiorando la (mia) situazione generale.

Spero di editare spesso questo post, al fine di capire meglio cosa mi ha preso e soprattutto se posso uscirne.
Illeso.

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