sabato 12 novembre 2011

viaggi e ritorni

Prima le cose divertenti, ovvero: "Come riuscire a perdere mezza dozzina di ore a causa del sistema dei trasporti italiano".

Ore 06.10: decollo dall'aeroporto di Praga, con direzione Venezia.
Ore 7.45: arrivo all'aeroporto di Venezia, scopro che non ho liquidi e devo andare dall'omino e fare  il biglietto con la carta. Costo del transfer fino a Piazzale Roma: 5€.
Ore 8.10: dalla stazione FS di Venezia scoprire che non esistono treni che passino per Vicenza, è necessario fare un cambio a Padova; ancora accettabile..
Ore 09.00: arrivo a Padova: il binario del treno che devo cambiare è indicato sul tabellone non con un numero, bensì con delle lettere: PE. Aspetto fino a 5 minuti prima della partenza aspettando che si aggiorni in qualcosa di umanamente accettabile salvo scoprire chiedendo a un addetto alle pulizie che devo recarmi fuori dalla stazione alla ricerca di un "qualcosa" (mi è sfuggito nella corsa verso l'esterno). Uscito all'esterno scopro una corriera in lontananza e leggo di sfuggita "Padova - Vicenza servizio sostitutivo".. Mentre carico gli insulti contro Trenitalia comincio a contattare compagni di liceo della zona di Lerino dove sarebbe dovuto arrivare il mezzo per poter chiedere un passaggio fino alla meta, il luogo di lavoro di mio padre, ove avrei ottenuto l'auto per potermi recare a casa.
Ore 09.45: dopo aver contattato diverse persone forse trovo un passaggio..
Ore 10.45: la corriera esce dall'autostrada e arriva dove? Alla stazione FS di Vicenza, esattamente dove non sarei dovuto arrivare..
Ore 10.50: mi reco all'interno della stazione per poter comprare un biglietto del bus e nel negozio ho a che fare con una persona più interessata alla lettura del suo giornale che non fa vendermi un biglietto alla quale corrispondo con 1.20€ in monete da 0.10€, 0.5€, 0.2€ e 0.1€.
ore 10.51: data la flemma della venditrice simpaticona uscendo vedo il bus (quello giusto) prendere il largo senza di me. Dando un'occhiata sugli orari scopro che ce ne sono ogni 10 minuti, ma il fato era in vena di scherzi. Credendo di arrivare davanti alla mia meta con uno di quei bus causa orari sovrapposti prendo il bus sbagliato e arrivo al centro di Lerino (che non conosco affatto).
Ore 11.00: ricontatto un compagno che fortunosamente mi viene a prendere e mi porta a destinazione.
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W l'Itaglia.

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