sabato 5 gennaio 2013

Day 3 - 4

Oggi giornata tranquilla, a parte la dormita di 5 ore..
Sono andato a fare la spesa per il pranzo..
Con gli ingredienti più scrausi possibile sono riuscito a spendere 9 dollari e 40 comprando:
- Mezzo chilo di pasta (da quando le penne ci mettono 13 min a cuocere non lo so)
- un sacchetto di sale grosso
- olio (che ho scoperto esserci anche nella cucina)
- una passata di pomodoro che solo vedendola capisci che sei caduto in basso
- una scatoletta di tonno della quale non posso dire niente se non l'aspetto rivoltante  e il gusto inesistente.
Risultato? Basta brutta e che ho ancora sullo stomaco.. Aè!

Video con un resoconto di una spesa: The ThoR's Vlog - 2.2 - Stuff

Il pomeriggio è stato un insieme di pisolini, di cui uno in particolare: quando mi sono svegliato e ho guardato fuori dai tendaggi che mettiamo per ogni letto (non ci sono le tende o le persiane, quindi la mattina sole a sbrega) ho visto un sacco di crucchi in mezzo alla stanza a raccontarsi del più e del meno, una roba come 10 persone. Mi ha un attimo spaventato visto che qui solitamente o non c'è nessuno o usano il pc a letto o sono tutti collassati a dormire.

La sera verso le 9 mi sono trovato con Sara e Simone di ritorno da Newcastle, dove probabilmente otterranno un lavoro con tanto di sponsor. Siamo andati a mangiare al fast food di turno e poi loro sono andati a casa. 
Mi sono trovato verso mezzanotte e mezza con Matteo e Max per farci un giro, unendoci  a 4 tedesche che abbiamo in ostello che poi ci hanno seminato. Stronze.
Armati di birre nella borsa abbiamo attraversato Chinatown e siamo arrivati a Darling Harbour dove abbiamo visto la papera gigante che hanno messo nell'acqua (foto soon). 
Appena prima di arrivare alla vista della papera siamo stati fermati da 2 (poliziotti? controllori? mah) che con una scialtezza quasi gangsta ci hanno detto che non si può bere per strada e ci hanno mostrato il cartello che lo diceva (lo sapevamo già, ma ci siamo giocati la carta che siamo appena arrivati e non conosciamo le regole). Ce l'hanno fatta passare buona, d'altronde nessuno di noi voleva spendere 550$ così' a caso.
Dopo questo giro a Darling Harbour siamo tornato verso l'ostello con calma verso le 3.

Da domani (loro) alloggeranno nella via parallela alla mia, quindi li potrò vedere più spesso, nonostante sia contento di aver iniziato (almeno un poco) a conoscere la fauna del mio ostello.

La persona che dorme nel letto a castello sopra di me è Davide, è il suo secondo anno qui e fa il cuoco, in un posto piuttosto distante tuttavia. Cercherà di ottenere lo sponsor e rimanere visto che lavora anche in regola. 
Qui i sabati sono pagati 1.5 e le domeniche il doppio, 2 volte la paga usuale.

Ci sono 2 nuove inglesi in camera, ovviamente di tutto rispetto come al solito (leggesi scoppiatissime) con le quali ho scambiato qualche parola; finchè ero davanti l'ostello a cazzeggiare ho avuto modo di conoscere una tedesca, e mentre parlavamo mi è arrivato questo tipo con capelli lunghi grigi, barba lunga grigia e zaino che ha cominciato a parlarmi. Così dal niente! Ma dimmi te, conosco la prima persona e dopo 2 minuti bam arriva sto qui.. Cose a caso.

Ieri sera qui al 4° piano hanno fatto festa, dato che è sabato. Sono sempre i tedeschi a fare casino in giro per il mondo comunque!

Oggi è il 4° giorno, 09:28 AM mentre sto scrivendo. Il programma di oggi è piuttosto semplice, nonostante sia l'ultimo (almeno finchè non trovo un lavoro) giorno di vacanza: tour di 3 spiagge con finale a Bronte, la piccola spiaggia di cui ho già postato le foto.






 E cercherò di farmi anche qualche tuffo!

Tra poco esco per andare a comprare la crema, visto che per oggi come se non bastasse il sole usuale hanno  previsto quasi 30 gradi. 

Aggiornamenti sul 4° giorno stasera, qua do rincaserò (e se tutto va come previsto, caricamento montagna di foto di mare e spiaggie (e abitantesse che la popolano!)

--------------------------------------------------------------------------

Dopo aver fatto la spesa al Coles per prendere la crema, verso le 11 e mezza sono andato a Bronte, dove dopo un buon piatto di pasta abbiamo deciso di collaudare il mare; spiaggia di Bronte, onde enormi, favolose e ho potuto testare che veramente c'è una risacca paurosa, e muoversi in acqua diventa veramente faticoso. C'è anche una piscina sul mare (??) con acqua tranquilla dove si può stare senza ritrovarsi 50cm di onda che ti sommergono finchè ci si abbronza sul bagnasciuga. Dopo qualche tuffo e una ventina di minuti ad inluccertolirci (D:) invece di fare la camminata di circa 1km per Coogee abbiamo preso un taxi, visto che secondo Paolo (italiano residente qui e proprietario della casa nonchè bagnino) ci ha detto che a causa del sole avremmo potuto rischiare di biscottarci o peggio di stare male. Così preso un taxi siamo andati alla vicina spiaggia di Coogee..
Ora, capisco che stare qui è costoso, ma il tassametro che aumenta di 10 cents ogni 3 secondi circa è anche un poco esagerato..... Per 2 km di strada abbiamo speso 11$!

Una volta arrivati a questa spiaggia grande circa 3 volte Bronte come anticipato abbiamo notato il parco confinante con la spiaggia dove era in atto un enorme barbecue con un sacco di persone. La visione era proprio di quella di gente felice e tranquilla che la domenica pomeriggio se ne va a mangiare carne in spiaggia con una buona birra ghiacciata sotto mano. Abbiamo conosciuto una piccola congrega di italiani, amici di Paolo, e la maggior parte di loro lavora qui nel settore dell'.. IT.
E' assurdo come qui sia uno dei lavori più quotati e ricercati, e la maggior parte degli immigrati faccia proprio quello.




Il pomeriggio si è svolto attraverso chiaccherate e racconti di com'è qui da parte dell'insaziabile Sara che continuava a far domande su ogni tipo di cosa.. D'altronde, se anche io dovessi stabilirmi definitivamente vorrei saperne il più possibile!
Il vento perenne stando all'ombra faceva avvertire anche un po' di fresco, ma stando al sole si stava bene (previa applicazione di crema).

Persone che cercano di rimanere nei modi più disparati, tra cui uno studente di quasi 37 anni, persone con il visto turistico etc.

Dopo un po' di birre, carne e patatine verso le 7 sono rincasato, e ho affrontato la chiamata su skype con la base. Alle 9 mi sono addormentato e dopo un'altra chiamata nella quale l'interlocutore ha potuto constatare la mia stanchezza e quindi tirarla per le corte, per le 10 e mezza ero di nuovo cappottato, nonostante all'ostello girasse (come quasi sempre) aria di festa.

Risultato? Sveglia alle ore 05:50am, con conseguente smadonnamento e odio per il mio corpo che non ne vuol saper di dormire nonostante se io mi svegli abbia un aspetto da zombie che neanche l'alba dei morti dementi.
E ora, mentre finisco questo post sono le 7 am, sono andato a prendermi la colazione del campione da 7/11, un negozio diffusissimo qui in Oz dove si possono reperire le principali provvigioni: cappuccino 1$ + muffin grande come un mio pugno 2.45$ = 3.45$. E' iniziato il momento della ricerca del lavoro anche se penso che se le giornate sul pc si riveleranno infruttuose considererò l'idea dell'agenzia di collocamento indicatami da George, il padrone dell'ostello.

Nuove persone in camera, 2 inglese very nice ma un poco strunz.
Qui per guardarsi intorno e soprattutto in spiaggia ce n'è di cose da vedere ;)
Vi saluto e l'aggiornamento sul day 5 arriverà presto.

venerdì 4 gennaio 2013

Days 1 - 2

Una volta atterrato dopo un dissacrante volo ho utilizzato il transfer dall'aeroporto alla stazione centrale (16.20 $ per quattro fermate) alle 9 circa. Arrivato comincio a consultare la cartina, e ricordando le indicazioni del sito dell'ostello parto convinto in direzione Foveaux St. Dopo un numero considerevole di passi, salite tipo San Francisco e imprecazioni per lo zainone e la giacca controllo meglio la cartina e mi accorgo che del 50% di possibilità che avevo per sbagliare ovviamente ero incappato nella perdente. Voltando le spalle mi rifaccio tutta la strada (almeno stavolta in discesa NdA). Riesco ad arrivare all'ostello, la camera non è pronta, lo sarà per le 12. Sono le 10, vabbè zero pare. Aspetto, arrivano le 12 e me ne vado in camera. Mi punto la sveglia e mi butto a letto con il jet lag e la stanchezza del volo, conscio che dopo 2 ore mi sarei dovuto trovare con i compagni per andare a cominciare a fare un po' di burocrazia..

Non l'avessi mai fatto.

Mi sveglio alle 4, trovando un sacco di chiamate perse e messaggi. Capisco in breve di aver paccato i miei salvatori nei momenti del bisogno e cerco di rimediare. Chiamo, messaggio. Niente non rispondono. Si saranno mega offesi e non mi rivolgeranno mai più la parola (positività fuck yes (non si sono incazzati, ma preoccupati, NdAmici).
Salto giù dal letto, mi caccio in bagno, addormentato as hell ed esco, portandomi la mappa con l'intento di raggiungerli alla banca (supponendo che fossero andati lì, cosa non vera) e qui succede (nuovamente) la magia: sbaglio strada (delle 2 direzioni che potevo prendere). Quando me ne accorgo sgancio un'altra sequela di improperi e mi dirigo all'ostello, dove mi sparo un paio di pisolini fino a sera, quando mi sarei trovato qui in zona con un paio di persone arrivate il 30, e un altro paio di persone che sarebbero andate via il giorno seguente.

Seratina tranquilla (non che avrei retto qualcosa di più elaborato), paio di birre e musica dal vivo.

Rincaso verso mezzanotte, e sperimento cosa voglia dire dover dormire in una metropoli con le finestre tenute sempre aperte per far circolare aria e senza tende o tapparelle. Mi inserisco sul cellulare 5 sveglie una dopo 5 minuti rispetto all'altra, per paura di non svegliarmi e tirare pacco di nuovo. Notte quasi insonne nonostante la stanchezza accumulata e risveglio alle 6 a.m. oggi 4/01.

La giornata inizia tranquillamente, dopo il ritrovo alla stazione centrale (3 minuti a piedi dal mio ostello (sì abito in stra - centro) ci prendiamo un beveraggio ad un 7/11. Almeno questo è cheap, 1$.

Direzione medicare (assicurazione sanitaria). Arrivato, compilato il modulo che mi ero stampato ma avevo lasciato a casa, consegnato all'addetta che con la calma e la flemma che viene data in dotazione agli statali (eh sì, anche qui è così') in 13 minuti mi conferma la sottoscrizioni e mi ricorda che la tessera mi arriverà entro 28gg.

Per strada vado in un negozio della Telstra, la maggior compagnia telefonica australiana per comprare una sim. 30$ al mese per 250$ di chiamate e messaggi e 400mb di internet. Non mi è chiaro come funzioni sta storia ma l'importante è che non mi si prosciughi il conto in un batter d'occhio.

Successivamente tappa alla banca, e grazie al fatto di aver aperto il conto dall'Italia in 20 minuti ho in mano la mia carta di debito con dentro i miei soldi e la possibilità di utilizzare l'home banking grazie al numero appena creato.

Terminate le questioni burocratiche e sentendoci più tranquilli ce ne andiamo agli enormi giardini botanici, con piante enormi ed uccelli inquietanti (ibis). Successivamente rotta all'Opera House per scattare le foto di rito e vedere questa meraviglia architettonica. Segue l'Harbour Bridge, ponte gigantesco che attraversiamo a piedi a mezzogiorno.

Non l'avessimo mai fatto.

Il rossore verso le 2 era digievoulto in perfetto colore da muratore, e dopo fatto tappa in un minimarket per un pranzo degno del peggiore dei vagabondi ci giriamo e ripercorriamo il ponte, con l'intento di andare (io di aiutarli) a fare la spesa per poi portarla nella loro casa a Bronte. Una volta raggiunta rimango estasiato dal posto e dall'incredibile vista della casa. Ormai è tardi, le 8 e quindi il progetto di un tuffetto sfuma, ma si delinea un'altrettanto appetitosa opportunità: barbecue nell'area verde adiacente la spiaggia, con carni grande come 3 mie mani e un vino australiano.




 Contento e sfamato a mezzanotte giro i tacchi e mi dirigo verso l'ostello, con la testa che ciondola per il sonno. 
Una volta arrivato l'ennesima disgrazia. La tessera magnetica per aprire la porta non funziona.
Mi faccio aprire dalla reception e salgo, chiedendo spiegazioni:

"E' per ricordarti che non hai ancora pagato l'affitto".

Ecchecazzo, pensavo si facesse al check out come in un qualunque altro posto.

Vabbè, salgo in stanza, prendo un po' di dollarazzi e rimanendo quasi a secco glieli consegno, dicendo che i rimanenti 30 glieli avrei dati il giorno dopo. Finita quest'imbarazzante esperienza mi caccio in camera, skypata veloce a casa  e comincio a postare foto, ricaricare tutta la tech e a scrivere questo post. Domani monterò anche un vlog.

Programma di domani: spesa, sistemare le mie cose, e poi per la prima volta farmi da mangiare qui in ostello e cominciare la ricerca del lavoro.

Ora sono le 03:00 am del 5 gennaio e  stracco morto vi saluto.

mercoledì 2 gennaio 2013

Il viaggio

Ancora non realizzo; a circa 7 ore dalla partenza non sono ancora del tutto cosciente di dove sto per andare.
Sarà che il detatchment causato dal tour de force di questi 2 giorni persiste ancora.. Ore 17:11, uscita dell'autostrada. Ho pensato molto durante questo tragitto, e sono lievemente preoccupato. Devo riuscire a dominare me stesso e a credere nel motivo che mi ha spinto a fare questo gesto. Nonostante qui non abbia nulla il corpo per inerzia continua a cercare di tenermi qui. Il fatto è che devo esser forte da solo; dopotutto me la sono cercata! Ore 20:41: fatti i saluti, sono nel mio posto sull'aereo (31K). Ancora non ho completamente realizzato. Ma ormai è troppo tardi. We will see. Ore 20 e 54: sembra di essere in un sogno, non ho ancora riacquisito il senso di realtà. Ore 14e 10, ora italiana: quasi a meta della seconda parte di percorso, il malessere delle acciughe è quasi passato, grazie a Sara che mi ha dato una pastiglia visto che le mie sono imbarcate.. Il senso sovrastante di panico e paura é abbastanza scemato; per fortuna, credevo sarei tornato indietro appena atterrato! A Sydney è notte, dovrei cercare di dormire ma mi riescono solo pisolino isolati.. Almeno hanno smesso di sparare aria fredda a cazzo. Ora dello spuntino a quanto pare: sandwich César.. Abbastanza schifo ma meglio mettere qualcosa nello stomaco. E siamo solo a metà. Per fortuna che ci sono Sara e Simone, senza di loro la mia crisi sarebbe stata molto peggio. Nella fila dietro di me c'è una madre con 2 bambini piccoli che sarebbero persino potuti essere peggio delle acciughe avariate. Ma scommetto sono australiani, ho letto che sono particolarmente buoni e obbedienti. Per fortuna altrimenti avrei fatto come Bill Hicks nel suo sketch ;) Ore 15 e 20, ora italiana: sono giunto alla conclusione che questo viaggio ti metta faccia a faccia con i tuoi demoni più profondi, faccia tremare le certezze, ponga davanti a te le scelte decise. Bisogna riuscire ad essere forti per passare questo momento cruciale. Spero di esserlo. H ita 16.30: pisolini, muscoli doloranti, altri 2817km, altre 3h di volo. Onnipresente senso di detachment. Vorrei sapere se fuori è buio visto che siamo appena dopo Perth e il fuso attuale indica che sono le 21 e 32. H ITA 19 e 10. Penso al momento del ritorno. Ma se devi ancora arrivare direte.. Boh. 19 e 30. Decido di ascoltarli il cd dei Pain of Salvation, nella speranza che sentirli mi dia speranza e tranquillizzò un poco. 2 ore circa all'arrivo... Un finestrino aperto. È buio. Cibo. Mi sa che passo e mangio quando arrivo. 20.10 ita. Ogni volta che comincio a pensarci mi viene male; dubito di resistere un anno. Devo altresì ricordarmi che quando tornerò saranno cazzi, dovrò arrivare con delle idee un po' più chiare. Lavoro o studio o che ne so. Spero di superare in fretta lo scoglio iniziale; mi sembra esattamente come quando andai in Portogallo in scambio in seconda media. Ma li era diverso, ora ci sono solo io, la mia persona, i miei attacchi, il mio decidere quando prendere il biglietto di ritorno. Non voglio deludere nessuno tantomeno me stesso tornando senza nemmeno averci almeno provato. Homesickness, already. Forse sono partito senza sapere a cosa veramente andavo incontro. my

domenica 30 dicembre 2012

Meno poco

29 dicembre;
A cena coi miei, fuori in un ristorantino nelle profondità dei colli attorno casa mia.

Penso a perché parto, e ancora una volta la risposta è la stessa.
Guardo a quello che ho qui, vedo un lavoro che non mi soddisfa, vedo una vita fuori dal lavoro vissuta stando a casa ad aspettare il week end.

Per poi ricominciare.

Qui serve una svolta, se vado avanti così mi deprimo davvero.

martedì 25 dicembre 2012

25 dic

25 dicembre.
Un giorno come gli altri, una ricorrenza come altre.
Solo che questa si trova verso la fine dicembre, alle porte di un nuovo anno.

E' proprio questa posizione strategica nel calendario che porta a ripensare a tutto quello che è successo durante l'anno quasi concluso. Ed è orribile accorgersi che il treno del tempo non si ferma, che siamo più vecchi di un anno e che questa ricorrenza, questo sentirsi invecchiare si ripete e si ripeterà per ancora chissà quanto tempo.

Gli auguri odorano di quelli dell'anno passato, i riti e le usanze sono cose che ci riportano a quelle degli anni precedenti in cui qualcosa di vagamente particolare è successo.

Cambiamo noi, ci arricchiamo di nuove esperienze, persone, decisioni.

Mai mi sento così terribilmente angosciato come in questo periodo dell'anno.

Sarà che vedo appunto questo ripetersi inesorabile, che ancora una volta, ancora una dannatissima volta guardo verso gli altri 300 e passa giorni e non vedo nulla che valga la pena di essere ricordato, o del quale io sia veramente soddisfatto.

O semplicemente non me ne accorgo o non lo vedo.


mercoledì 19 dicembre 2012

Boredom

Provo a scrivere questo post dal cellulare, così faccio anche una prova.. 3° giorno off work, lavorare di domenica ha qualche vantaggio, nonostante solitamente ci siano le persone più antipatiche e maleducate che si possano trovare in circolazione.

Il vantaggio consiste in un giorno di riposo che va ad aggiungersi a quelli che solitamente sono due.

È in questi giorni che ha luogo una delle parti più incredibilmente noiose della mia vita, ovvero l'essere a casa e passare il tempo giocando (e spesso e volentieri perdendo) al pc che maledico ogni giorno per una serie di motivi..
Quindi quando non lavoro mi trovate chiuso in casa a compiere quest'azione che, per quanto mi piaccia (e della quale anche (forse) mi piacerebbe farne un mestiere) passo il tempo in attesa del ritrovarmi con gli amici nel week end.
Certo, potrei uscire più spesso, ma in gran parte complice la lontananza dal centro città e il costo oltraggioso della benzina e dei parcheggi sono costretto a desistere; c'è crisi, devo partire, starei fuori poco e ci metto almeno 20 minuti ad arrivare etc etc..

E la situazione é questo da che io ho memoria, anche se sto velocemente invecchiando.. Sono già passati 2 anni da quando ho finito le superiori, e ancora non ho una direzione ne uno scopo per il quale combattere od un obiettivo da raggiungere...

Ed andare avanti a vivacchiare in attesa di trovare l'illuminazione non è esattamente una cosa gratificante..

Once again, evolution is suicide.

Pochi leggono questo blog, ma ogni commento sarebbe gradito. Io vado a cercare l'illuminazione in un altro Paese, ma potrei benissimo tornarne più scoraggiato che mai.. A cosa dovrei mirare mai? E perché? Mah.

lunedì 17 dicembre 2012

14 to go..

http://www.youtube.com/watch?v=MzRIOTu338Q

"Don't you worry child.. See heaven has a plan for you"..

Do I have a plan for me?