venerdì 4 gennaio 2013

Days 1 - 2

Una volta atterrato dopo un dissacrante volo ho utilizzato il transfer dall'aeroporto alla stazione centrale (16.20 $ per quattro fermate) alle 9 circa. Arrivato comincio a consultare la cartina, e ricordando le indicazioni del sito dell'ostello parto convinto in direzione Foveaux St. Dopo un numero considerevole di passi, salite tipo San Francisco e imprecazioni per lo zainone e la giacca controllo meglio la cartina e mi accorgo che del 50% di possibilità che avevo per sbagliare ovviamente ero incappato nella perdente. Voltando le spalle mi rifaccio tutta la strada (almeno stavolta in discesa NdA). Riesco ad arrivare all'ostello, la camera non è pronta, lo sarà per le 12. Sono le 10, vabbè zero pare. Aspetto, arrivano le 12 e me ne vado in camera. Mi punto la sveglia e mi butto a letto con il jet lag e la stanchezza del volo, conscio che dopo 2 ore mi sarei dovuto trovare con i compagni per andare a cominciare a fare un po' di burocrazia..

Non l'avessi mai fatto.

Mi sveglio alle 4, trovando un sacco di chiamate perse e messaggi. Capisco in breve di aver paccato i miei salvatori nei momenti del bisogno e cerco di rimediare. Chiamo, messaggio. Niente non rispondono. Si saranno mega offesi e non mi rivolgeranno mai più la parola (positività fuck yes (non si sono incazzati, ma preoccupati, NdAmici).
Salto giù dal letto, mi caccio in bagno, addormentato as hell ed esco, portandomi la mappa con l'intento di raggiungerli alla banca (supponendo che fossero andati lì, cosa non vera) e qui succede (nuovamente) la magia: sbaglio strada (delle 2 direzioni che potevo prendere). Quando me ne accorgo sgancio un'altra sequela di improperi e mi dirigo all'ostello, dove mi sparo un paio di pisolini fino a sera, quando mi sarei trovato qui in zona con un paio di persone arrivate il 30, e un altro paio di persone che sarebbero andate via il giorno seguente.

Seratina tranquilla (non che avrei retto qualcosa di più elaborato), paio di birre e musica dal vivo.

Rincaso verso mezzanotte, e sperimento cosa voglia dire dover dormire in una metropoli con le finestre tenute sempre aperte per far circolare aria e senza tende o tapparelle. Mi inserisco sul cellulare 5 sveglie una dopo 5 minuti rispetto all'altra, per paura di non svegliarmi e tirare pacco di nuovo. Notte quasi insonne nonostante la stanchezza accumulata e risveglio alle 6 a.m. oggi 4/01.

La giornata inizia tranquillamente, dopo il ritrovo alla stazione centrale (3 minuti a piedi dal mio ostello (sì abito in stra - centro) ci prendiamo un beveraggio ad un 7/11. Almeno questo è cheap, 1$.

Direzione medicare (assicurazione sanitaria). Arrivato, compilato il modulo che mi ero stampato ma avevo lasciato a casa, consegnato all'addetta che con la calma e la flemma che viene data in dotazione agli statali (eh sì, anche qui è così') in 13 minuti mi conferma la sottoscrizioni e mi ricorda che la tessera mi arriverà entro 28gg.

Per strada vado in un negozio della Telstra, la maggior compagnia telefonica australiana per comprare una sim. 30$ al mese per 250$ di chiamate e messaggi e 400mb di internet. Non mi è chiaro come funzioni sta storia ma l'importante è che non mi si prosciughi il conto in un batter d'occhio.

Successivamente tappa alla banca, e grazie al fatto di aver aperto il conto dall'Italia in 20 minuti ho in mano la mia carta di debito con dentro i miei soldi e la possibilità di utilizzare l'home banking grazie al numero appena creato.

Terminate le questioni burocratiche e sentendoci più tranquilli ce ne andiamo agli enormi giardini botanici, con piante enormi ed uccelli inquietanti (ibis). Successivamente rotta all'Opera House per scattare le foto di rito e vedere questa meraviglia architettonica. Segue l'Harbour Bridge, ponte gigantesco che attraversiamo a piedi a mezzogiorno.

Non l'avessimo mai fatto.

Il rossore verso le 2 era digievoulto in perfetto colore da muratore, e dopo fatto tappa in un minimarket per un pranzo degno del peggiore dei vagabondi ci giriamo e ripercorriamo il ponte, con l'intento di andare (io di aiutarli) a fare la spesa per poi portarla nella loro casa a Bronte. Una volta raggiunta rimango estasiato dal posto e dall'incredibile vista della casa. Ormai è tardi, le 8 e quindi il progetto di un tuffetto sfuma, ma si delinea un'altrettanto appetitosa opportunità: barbecue nell'area verde adiacente la spiaggia, con carni grande come 3 mie mani e un vino australiano.




 Contento e sfamato a mezzanotte giro i tacchi e mi dirigo verso l'ostello, con la testa che ciondola per il sonno. 
Una volta arrivato l'ennesima disgrazia. La tessera magnetica per aprire la porta non funziona.
Mi faccio aprire dalla reception e salgo, chiedendo spiegazioni:

"E' per ricordarti che non hai ancora pagato l'affitto".

Ecchecazzo, pensavo si facesse al check out come in un qualunque altro posto.

Vabbè, salgo in stanza, prendo un po' di dollarazzi e rimanendo quasi a secco glieli consegno, dicendo che i rimanenti 30 glieli avrei dati il giorno dopo. Finita quest'imbarazzante esperienza mi caccio in camera, skypata veloce a casa  e comincio a postare foto, ricaricare tutta la tech e a scrivere questo post. Domani monterò anche un vlog.

Programma di domani: spesa, sistemare le mie cose, e poi per la prima volta farmi da mangiare qui in ostello e cominciare la ricerca del lavoro.

Ora sono le 03:00 am del 5 gennaio e  stracco morto vi saluto.

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